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Borgo di Pofi

Benvenuti a Pofi, una perla nascosta nel cuore della Ciociaria, in provincia di Frosinone.

Questo incantevole borgo, dove il tempo sembra essersi fermato, sorge su un vulcano spento ed è avvolto da panorami mozzafiato che ti invitano ad immergerti in un’atmosfera autentica, ricca di storia, cultura e tradizioni.

Il nome Pofi compare per la prima volta in un archivio del 1019,  le origini del nome non sono certe, ma si ipotizza che esso derivi dall’espressione hoi ap’ophios (quelli del serpente). Tale ipotesi è sostenuta anche dallo stemma di Pofi, costituito da un serpente che si avvinghia ad un albero di quercia.

Con questo articolo ti porteremo a fare una passeggiata tra le vie acciottolate di questo borgo,  facendoti conoscere 5 punti di interesse che ti faranno venire voglia di andarli a conoscere da vicino. 

 

  • MUSEO PREISTORICO

La prima meraviglia che ti faremo conoscere è il Museo Preistorico di Pofi, che attraverso esposizioni ben curate, pannelli informativi e attività didattiche, si impegna a educare i visitatori sull’importanza del patrimonio archeologico e sulla necessità di preservarlo per le future generazioni.

La struttura ospita oltre 40 espositori che illustrano tutta la vita preistorica del basso Lazio, partendo da ben un milione di anni fa.

Questo museo ospita la riproduzione del più antico reperto fossile d’Italia ed uno tra i più antichi di tutta Europa: la calotta cranica dell’uomo di Ceprano, Argil, risalente ad oltre 400.000 anni fa.

Il museo organizza tutta una serie di eventi di particolare interesse anche per persone con deficit sensoriali.
Alcuni esempi sono gli eventi per non vedenti che, oltre alle descrizioni in Braille dei vari reperti, hanno la possibilità di scoprire esattamente come sono fatti toccando con mano alcune riproduzioni, oppure vengono organizzate giornate speciali per i non udenti con guide che raccontano la storia nel linguaggio dei segni.

 

Il museo preistorico propone al suo interno un percorso suddiviso in quattro sezioni dove si possono trovare reperti veramente unici, anche grazie ai ritrovamenti fatti nella zona dei resti degli elefanti preistorici di cui puoi ammirare da vicino crani, denti, zanne e ossa di varie parti del corpo che ti faranno rendere conto della loro maestosità.

Il museo ospita anche una serie di mostre temporanee, come quella dei  fischietti in argilla di tutte le forme e provenienti da ogni angolo del mondo.

Gli organizzatori del museo, inoltre, ci tengono molto ad avvicinare i bambini a quello che è il mondo dell’archeologia e della storia attraverso laboratori didattici come quello che permette loro di fare un vero e proprio scavo e di trovare antichi tesori sepolti.

Se ti trovi a Pofi sabato o domenica questo museo è una tappa obbligata che ti permette di fare un viaggio nei tempi più antichi ad un prezzo veramente irrisorio.

 

  • LA CHIESA DI S. PIETRO APOSTOLO E IL CONVENTO DEI FRANCESCANI

 

Il complesso che racchiude la chiesa di San Pietro Apostolo e il convento dei Francescani è un insieme architettonico di grande importanza spirituale per la comunità locale.

La particolarità architettonica di questa chiesa, dichiarata monumento nazionale nel 1939, è che è costituita da una navata centrale e da una navata minore solo sul lato sinistro, rendendo di fatto la chiesa asimmetrica.

La parte più antica della chiesa risale all’ottavo secolo ma ha subito diverse modifiche nel corso del tempo.
Il convento, invece, fu costruito dai frati francescani un secolo dopo.

Alcune stanze di questo convento in stile barocco sono state adibite a museo e sono diventate custodi di diversi oggetti d’arte sacra.

Sul piazzale antistante il convento è possibile ammirare le 14 piccole cappelle della Via Crucis fatte costruire da S. Leonardo da Porto Maurizio nel 1730.

 

3.I MONUMENTI AI CADUTI DI TUTTE LE GUERRE

 

Nel centro storico della città troviamo diversi monumenti ai caduti pofani, sia civili che militari, che hanno perso la vita durante tutte le guerre che hanno colpito il nostro paese: da quelle del Risorgimento fino alla seconda guerra mondiale.In particolare, all’interno della Piazza del municipio, su uno dei lati della torre orologio, c’è il monumento ai caduti per la guerra d’indipendenza e, scendendo le scale che ci portano al belvedere subito sotto, un altro monumento in ricordo di tutti caduti dal 1918 al 1945.

Di particolare bellezza, in particolare per il suggestivo panorama alle sue spalle. è questo monumento a forma di torre costruito nel 1923 per ricordare il sacrificio dei soldati che hanno combattuto per la Patria e le vittime innocenti civili che la guerra ha strappato alle proprie famiglie.

  1. CASE TORRI

Passeggiando per la circonvallazione di Pofi, se alziamo lo sguardo, possiamo trovare le cosiddette case Torri. Esse sono un tipo molto particolare di strutture,  ovvero antiche abitazioni ricavate all’interno delle mura difensive di Pofi  all’interno delle quali abitavano le sentinelle.
In questo modo esse potevano lanciare l’allarme nel caso in cui vi fosse qualche ospite indesiderato al di fuori delle mura direttamente dalla propria abitazione.

Questo può essere considerato come uno dei primi esempi di lavoro in modalità smart working.

 

  1. CAPPELLINA VOTIVA E CHIESA DI S.ANTONINO MARTIRE

 

All’ingresso della strada che conduce alla Chiesa di S.Antonino Martire a Pofi, si trova una cappellina votiva dedicata al santo, eretta nel luogo in cui, secondo la tradizione locale, sarebbe avvenuto il miracolo dell’acqua.
L’episodio si fa risalire a quando il Santo, in viaggio verso Roma, fece tappa a Pofi e, miracolosamente, fece sgorgare acqua da un suolo inaridito dissetando così gli abitanti locali e i suoi devoti seguaci.

Sulla porta vi è una lapide installata all’inizio del XX secolo che commemora l’avvenimento, tradotto da un testo latino conservato nell’archivio della chiesa.

Continuando a percorrere la strada, si arriva alla Chiesa di S. Antonino Martire, costruita tra il 1000 e il 1100 d.C.
La struttura è nota per il suo aspetto romanico e per i suoi affreschi, tra cui una rappresentazione del Giudizio Universale datata 1433 e una scena del miracolo dell’acqua menzionato poc’anzi dipinta nel 1936 da Cesare Donzelli.

Di particolare importanza è un bassorilievo di San Giorgio con il Dragone datato intorno al 1600 d.C., donato dalla famiglia Colonna e proveniente dalla tomba di Santa Rita.

La zona adiacente la Chiesa di S.Antonino fu usata come cimitero nell’ottocento per adempiere all’editto napoleonico secondo cui i cimiteri dovevano trovarsi lontano dalla città ed è possibile visitare la cripta nascosta sotto l’altare.

Il complesso, punto di fede e spiritualità da quasi mille anni, è molto amato dai visitatori che descrivono un’aria quasi magica e la sensazione di un profondo senso di pace, sicuramente aiutato dalla posizione isolata e immersa nel verde.

Nel complesso Pofi è un borgo che ci fa rivivere un periodo storico spesso dimenticato, grazie ai suoi edifici antichi, ai panorami suggestivi e alla tranquillità che regna sovrana.

 

 

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